Vaccino Covid, dose booster e addizionale: l'ordinanza del Ministero Salute
La dose “booster” del vaccino di BioNTech/Pfizer va somministrata dopo almeno sei mesi dal completamento dello stesso

Con ordinanza n.45886 dell’8 ottobre 2021 il Ministero della Salute ha disposto un aggiornamento in merito alla campagna vaccinale Covid e alla somministrazione delle dosi booster e addizionali.
Dose addizionale
Si conferma quanto comunicato con circolare prot. n° 41416 del 14/09/2021 e si specifica che è possibile utilizzare come dose addizionale uno qualsiasi dei due vaccini a m-RNA autorizzati in Italia, Comirnaty di BioNTech/Pfizer e Spikevax di Moderna, nei soggetti di età ≥ 12 anni.
Dose “booster” (richiamo)
Tenuto conto dell’approvazione da parte di EMA sulla somministrazione di una dose del vaccino Comirnaty di BioNTech/Pfizer come richiamo di un ciclo vaccinale primario, se ne raccomanda tale utilizzo, progressivamente, a favore delle seguenti categorie:
- soggetti di età ≥ 80;
- personale e ospiti dei presidi residenziali per anziani;
- esercenti le professioni sanitarie e operatori di interesse sanitario che svolgono le loro attività nelle strutture sanitarie, sociosanitarie e socio-assistenziali, secondo le attuali indicazioni;
- persone con elevata fragilità motivata da patologie concomitanti/preesistenti di età uguale o maggiore di 18 anni (allegato 2);
- soggetti di età ≥ 60.
La dose “booster” del vaccino Comirnaty di BioNTech/Pfizer può essere utilizzata indipendentemente dal vaccino utilizzato per il ciclo primario e va somministrata dopo almeno sei mesi dal completamento dello stesso. La strategia di offerta vaccinale a favore di ulteriori gruppi target o della popolazione generale verrà aggiornata sulla base dell’acquisizione di nuove evidenze scientifiche e dell’andamento epidemiologico.